6-8 OTTOBRE
«Quando io uso una parola» disse Humpty Dumpty in tono alquanto sprezzante «questa significa esattamente quello che decido io… né più né meno.» «Bisogna vedere» disse Alice «se lei può dare tanti significati diversi alle parole.» «Bisogna vedere» disse Humpty Dumpty, «chi è che comanda… è tutto qua.»
“Humpty Dumpty di Lewis Carroll” nella traduzione di Antonin Artaud
La natura crossmediale della fiaba è uno dei principali aspetti di indagine di questo progetto: durante il suo viaggio nei secoli, nei luoghi, nelle voci e attraverso i diversi media di comunicazione, la fiaba giunge fino a noi carica di influenze, culture e contaminazioni. La fiaba è dunque resistente e presente in digital storytelling, podcast, videogames di ultima generazione, animazioni, fino al fenomeno dei creepypasta, sia nella narrazione delle storie e delle testimonianze di donne, uomini, bambini e bambine provenienti da Paesi e da culture lontanissime.
Il progetto costruisce un itinerario sonoro, nel paesaggio urbano dei quartieri Adriano, Crescenzago, Precotto, Turro, Gorla, NoLo, Casoretto e Città Studi di Milano. Un osservatorio itinerante e un luogo di indagine e sinergia, questi attraversamenti compongono una drammaturgia dei luoghi e dei fenomeni antropologici e sociali.
Un montaggio audiovisivo installato presso Magnete racconta questa esperienza, insieme alla realizzazione di un libro-amuleto, oggetto d’arte costruito e ideato attorno ai materiali raccolti nel corso degli attraversamenti.
Ideazione e regia di Francesca Frigoli e Giuseppe Isgrò | Phoebe Zeitgeist
Immagine e progetto editoriale di Giulia Currà | Traslochi Emotivi
Montaggio Audiovisivo di Luca Intermite
Con la partecipazione di Lorella Borri, Francesco Della Corte, Serena Ferrari e Marta Raffa insieme a cittadini e cittadine e realtà pubbliche e private del Municipio 2 di Milano
Produzione Phoebe Zeitgeist
In collaborazione con Ecate Cultura e Traslochi Emotivi
Con il contributo Otto per mille della Chiesa Evangelica Valdese
